Sede di una delle prime comunità cristiane della Gallia, Arles esibisce uno dei monumenti più importanti dell’epoca romano-provenzale. Edificata in onore del primo vescovo di Arles, la chiesa di Saint-Trophime fa oggi parte del patrimonio mondiale dell’Unesco. Jospeh Roth afferma: “Ha un portale sfarzoso, davanti al quale mi sono fermato a lungo. É sempre chiuso, come se fosse del tutto impensabile che questo inverosimile ingresso sia destinato ai comuni mortali”*.
Quello che più ci ha affascinato è stato tuttavia il chiostro della chiesa, “Attraversando il cortile si arriva in uno dei più famosi chiostri del mondo […] Il porticato quadrangolare incornicia il verde cortile quadrangolare ricoperto di vegetazione e di muschio. Dalla pietra, dal sole, dal fogliame e dall’umidità nasce quella meravigliosa luce del giorno […] Il soffitto consiste di ampie e lunghe volte. I santi si appoggiano alle molte colonne binate che separano il cortile dal porticato”*.
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